UNGLORIOUS - GDRS - Alla ricerca del dente d'oro
sabato 5 ottobre 2024Ho sempre manifestato la voglia di giocare ad Unglorius e due natali fa mi è arrivato il manuale in regalo. Purtroppo gli impegni lavorativi e familiari mi hanno tenuto lontano da questo GDR... fino ad ora.
Nelle ultime due settimane, per impegni o per motivi di salute le sessioni settimanali sono saltate, per cui (sentendo un po' di "crisi d'astinenza da GDR") ho deciso di provare a giocarci "in solitaria", utilizzando un oracolo minimale per aiutare la gestione lato narratore.
Per prima cosa, ho creato il mio primo personaggio. Ammetto che, finché non ci si mette a tavolino, capire come costruire la scheda è tutt'altro che semplice. Poi, man mano che si compilano le varie informazioni, diventa un processo molto facile ed intuitivo.
A quel punto, con la scheda pronta, ho struttura un piccola impresa seguendo i consigli del manuale: ho definito il mandante, il punto di emersione, il luogo in cui si sarebbe svolta l'impresa ed il traguardo.
Avendo visto una delle guide di Aces Games (che potete trovare qui), ho anche indicato il tipo di missione -per capire quali sarebbero state le ricompense- ed ho anche delineato i possibili avversari.
Traccia dell'impresa
Questa è la traccia:
Mandante
Sir Marchibald Traurig, ex signorotto (del borgo Blauendorf nel regno Sacroturno) e proprietario terriero. Impresa ufficiale.
Punto di Emersione
Il punto più vicino dove emergere è il cimitero di famiglia, accanto alla tenuta di Sir Marchibald.
La tenuta è caduta in rovina, quindi girovagare per la zona è moderatamente rischioso per gli animali selvatici (soprattutto cinghiali) e per qualche reietto alla ricerca di qualcosa da sgraffignare.
Data la situazione di desolazione e povertà (i cittadini sono trattati male dal nuovo signorotto, che ha speso la maggior parte delle ricchezze di famiglia in taverne e bordelli, ignorando i contadini e vessando i villici), i popolani hanno maturato del rancore, ma continuano a seguire comunque i dettami dell'Eptacaidecaismo.
Luogo
Il luogo in cui si svolge l'impresa è il borgo Blauendorf, ormai poco più grande di un villaggio e quasi completamente in decadenza (a parte il bordello e la taverna centrale).
Traguardo
Sir Marchibald Traurig ha bisogno di qualcuno che rubi la chiave della cassaforte sotto al pavimento all'inetto di suo figlio Arthur, che non è manco in grado di allacciarsi le scarpe senza spaccarsi un dito, e quindi di recuperare un cimelio ottenuto durante la guerra contro la casata rivale dei Ravendell, un dente d'oro del figlio del capostipite.
Tipo di missione
Semplice. La ricompensa sono 12 buoni e 1 licenza.
Possibili nemici
I combattimenti saranno contro:
- Animali selvatici o criminali di strada
- Villici incazzosi (Arthur Traurig)
- Guardie del podere
Cronaca dell'Impresa
Questo, invece è il resoconto della giocata in solitaria:
DM:
Sei davanti ad un musone, alle porte di un passaggio verso Regno Sacroturno.
"Avanti un altro!" senti di fronte a te. Dopo una (quasi) eternità, ti trovi di fronte ad uno dei Musoni incaricati del passaggio.
"Prego esplicitare il motivo della visita nel mondo dei vivi" ti dice con voce atona, senza nemmeno degnarti di uno sguardo.
Marcius 3 Falangi:
"Sir Marchibald mi ha incaricato di recuperare un cimelio di famiglia" spiego al Musone, allungandogli la pergamena rovinata che mi ha dato il Sir.
DM:
Il Musone non alza nemmeno lo sguardo, allunga la mano e si fa dare il documento. Dopo una rapida lettura ed un controllo tra le sue scartoffie, appone il timbro di 'Impresa Ufficiale' e ti fa passare oltre.
"Il prossimo!" senti esclamare dietro di te.
Ti avvii verso il varco ed emergi accanto ad una lapide di marmo avvolta dall'edera, tra le tue gambe c'è una leggera nebbiolina. Attorno, svariate lapidi scheggiate o avvolte dalle erbacce giacciono nell'incuria più totale.
La luce della luna, in mezzo alle nuvole, illumina l'ambiente.
Tutto attorno è tranquillo. Perfino la piccola cappella poco distante è avvolta dal silenzio, solo la fiammella della lampada appesa accanto all'ingresso sembra far intendere che qui attorno ci sia ancora vita.
Marcius 3 Falangi:
Sono mai emerso da questo cimitero? Conosco questo borgo?
DM:
Sì, hai già visitato in passato questo cimitero, eri emerso per andare a cercare informazioni sul Barone Danarius dopo aver incontrato nell'Orto una molle -una certa Amelia Blackmood- che ti aveva detto di averlo 'incontrato' al bordello "Il sorriso timido".
E mentre ti guardi attorno, rimani interdetto: ti stupisce vedere com'è preso ora il cimitero, l'ultima volta non era così in disgrazia. La cosa, comunque, un po' ti rincuora (anche se il tuo cuore si è fatto polvere): prima era pattugliato giorno e notte da alcune guardie al soldo del prete a capo della parrocchia del borgo, padre Bennett. Ora ci sono solo i suoni della natura...
Marcius 3 Falangi:
Se conosco un po' il borgo e non vedo nessuno in giro, mi dirigo verso l'accesso sul retro della tenuta dei Traurig.
DM:
Esci da dietro la lapide da cui sei emerso e ti dirigi scricchiolando verso la tenuta Traurig. Dalla tua visita passata, sai che di fianco alle stalle c'è una porticina di servizio utilizzata per rifornire la dispensa, per cui avanzi seguendo i pochi nitriti che senti davanti a te.
Mentre cammini verso le stalle, aggiri una delle ultime tombe e sposti con la tua pala uno degli arbusti che coprono un vecchio passaggio nell'inferriata del cimitero. Quando le fronde si spostano, il metallo arrugginito della tua pala si appoggia su qualcosa che non ha l'aria di essere 'vegetale', ma sembra più... peloso. Da sotto la pala senti un grugnito infastidito, poi vedi ergersi un cinghiale che ti guarda parecchio incazzato per averlo svegliato.
Marcius 3 Falangi:
Beh, dato che ho la pala in mano, gliela schianto sulla testa. "Torna a dormire, su!" bofonchio.
DM:
Intanto vediamo l'ordine di azione. Il cinghiale ha fatto 4, per cui parte per primo, e Marcius ha fatto 2.
Il cinghiale prova a tirarti una zannata nel tentativo di staccare qualche osso dal tuo corpo.
... spende 2 punti coraggio e con 9 ti provoca un Colpo Violento! Sono 3 danni da affondo + 1 del colpo violento.
Marcius 3 Falangi:
Uno viene assorbito dall'AD del grembiule, che perde anche un punto rottura per il colpo violento, mentre gli altri 3 sono danni non letali. Per fortuna, l'armatura impedisce che mi si stacchino pezzi!
DM:
Tocca a te. Che fai?
Marcius 3 Falangi:
Come dicevo, gli spalmo la pala in testa.
Spendo 2 punti anima per tirare 2d10 e prendere il migliore. Direi che tengo il 9. Sono 3 danni.
Uso la seconda azione per provare di nuovo a colpirlo.
"Stai! Giù!" mugugno, digrignando i denti.
Altro 9! Sono altri 3 danni.
DM:
Il povero cinghiale crolla a terra con la testa fracassata.
Il sangue, schizzato ovunque, si mischia alla ruggine sulla tua pala e ti segna il grembiule e le ossa.
Marcius 3 Falangi:
Mi guardo attorno per vedere se le badilate hanno attirato qualche attenzione non richiesta.
DM:
Il primo sguardo va verso la cappella, da cui però non giungono passi o voci. Ti guardi poi attorno, ma sembra che i rumori non abbiano disturbato il sonno di nessuno. A parte il verso di un gufo in lontananza, il sibilo del vento e gli scricchiolii delle tue ossa, non ci sono altri suoni nell'aria.
Marcius 3 Falangi:
Proseguo verso le stalle e mi avvicino alla porta di servizio.
DM:
Quando ti avvicini alla porta, noti che il vecchio portone di legno che avevi visto in precedenza è stato sostituito da un portone rinforzato con barre di ferro e protetto da una grossa serratura. Svariati segni sulla toppa indicano che ci sono stati numerosi tentativi di scasso, non sai se riusciti o meno.
Marcius 3 Falangi:
Appoggio la pala alla parete e provo a scassinare la serratura.
DM:
La serratura, come già detto, è abbastanza robusta, ti serve almeno un 7+ per riuscire a scassinarla.
Marcius 3 Falangi:
Ok, ho i miei guanti riscaldati e spendo 2 PA per tirare 2d10 e prendere il risultato migliore. Ho fatto... 3.
DM:
Provi a trafficare per un po' con la serratura, ma tutti i tuoi tentativi cadono nel vuoto.
Marcius 3 Falangi:
Mi guardo attorno, c'è una qualche apertura nella tenuta? Una feritoia o una finestra lasciata aperta?
DM:
Ti accorgi, con tuo sommo stupore, che la finestra della cucina non è perfettamente chiusa, probabilmente i cuochi hanno arieggiato la cucina -senti ancora un vago odore di cavolo bruciato- e quando l'hanno chiusa si sono dimenticati di bloccare il chiavistello.
Marcius 3 Falangi:
Mi avvicino e sbircio dentro. C'è nessuno all'interno?
DM:
La stanza che vedi di fronte a te è effettivamente una cucina, ma sembra che non venga usata da parecchio tempo: pentole e piatti sporchi giacciono accumulati su ogni superficie orizzontale, pavimento compreso. La polvere aleggia nell'aria.
Sul muro di pietra, inoltre, noti una scritta dalle lettere tremolanti e fatta con quello che potrebbe essere del sugo che recita: "VAFFANCULO, ARTHUR".
Marcius 3 Falangi:
Mi stacco un avambraccio e lo getto all'interno. Dovrebbe esserci abbastanza spazio per raggiungere dall'interno la porta ed aprire il chiavistello.
DM:
Segnati un danno non letale.
Stacchi l'avambraccio all'altezza del gomito e con l'altra mano lo getti all'interno. Il braccio si muove guidato dai tuoi occhi, poi scompare dietro il muro in direzione della porta.
Fammi un tiro di manualità a difficoltà 5: aprire la serratura è semplice, ma lo stai facendo "alla cieca".
Marcius 3 Falangi:
Ho bisogno che si apra, quindi vedo di usare la concentrazione. Spendo 2 Punti Anima e tiro 2 dadi, tenendo il migliore. Ho fatto 9.
DM:
La tua mano si muove sul pavimento della cucina, scansa pentole e piatti sporchi, si arrampica sulle assi della porta e sblocca facilmente il chiavistello. La porta si apre leggermente senza emettere alcun cigolio, sembra che i cardini siano ben oliati.
Marcius 3 Falangi:
Spingo leggermente la porta, poi entro e recupero la mano, riattaccandola al gomito. Impugno la vanga, in modo da essere preparato contro eventuali abitanti.
DM:
L'avambraccio rientra nella sede del gomito con uno schiocco. Dopo aver mosso un po' le dita scheletriche, afferri la vanga e muovi dei passi verso la porta che dà all'interno della tenuta, bloccandoti subito quando degli eloquenti suoni di qualcuno che sta infrangendo qualunque legge sul decoro promossa dalla chiesa Eptacaidecaista. Si sente una voce ansimante maschile ed almeno tre voci femminili che provengono dalle scale che portano verso le segrete della tenuta.
Ti rendi anche conto che devono avere un tono di voce alto e che c'è qualcosa che attutisce i suoni, probabilmente sono dietro ad una porta chiusa.
Marcius 3 Falangi:
Dopo un momento in cui rifletto tristemente sul fatto che certe cose non le ho mai fatte quando ero in vita, e che ora che sono morto mi sono del tutto precluse, avanzo con circospezione verso le scale che portano al piano interrato.
DM:
Dopo aver attraversato un largo corridoio ed aver guardato dentro ad un paio di stanze, in cui -come in cucina- vige un disordine decisamente fuori luogo, riesci ad individuare le scale, si trovano sulla destra.
I rumori provengono inequivocabilmente dal basso. Sui vari gradini ci sono svariate vesti femminili gettate a terra e, man mano che il tuo sguardo scende verso il buio, gli indumenti si fanno sempre più intimi.
Noti inoltre che sulla colonna su cui poggiano le scale c'è il simbolo della chiesa, opportunamente girato verso il muro.
Marcius 3 Falangi:
Ci sono anche vestiti maschili? Potrebbe essere un vero colpo di fortuna trovare quelli di Arthur, magari in una tasca c'è la chiave che mi serve.
DM:
Sì, qua e là ci sono vestiti maschili, ma fai fatica a distinguerli perché sono nella zona più buia delle scale. Quasi sicuramente chi è sceso lo ha fatto con una lanterna o una candela.
Marcius 3 Falangi:
Per caso, da qualche parte ho visto un camino con un fuoco acceso? Io non sento il freddo, quindi non so se sono emerso in inverno o in estate...
DM:
Ti rendi conto di non aver visto alcun camino acceso, inoltre i vari vestiti sembrano leggeri... probabilmente è estate.
Marcius 3 Falangi:
Dannazione, devo trovare una fonte di luce.
Anzi, no: scendo, afferro tutti i vestiti che trovo e li porto in cima alle scale, poi mi metto nei pressi di una finestra e frugo nelle tasche.
DM:
Scendi le scale ed afferri tutti i vestiti che trovi per terra, quindi li accumuli su un piccolo divanetto posto sotto ad una finestra e inizi a frugare in ogni tasca.
Nelle tasche dei vestiti che presumi essere di Arthur non trovi nessun oggetto, manco qualche moneta.
Mentre stai frugando tra i vestiti delle donzelle -sia mai che gli abbiano sottratto la chiave mentre lo spogliavano e se la siano infilata in tasca-, noti che i vestiti sono più visibili ed hanno assunto un colore meno 'lunare' e più rossastro.
"E' un maledetto non morto!" senti esclamare alle tue spalle. "Ed è pure un pervertito, sta frugando nei vestiti delle donzelle che stanno intrattenendo il nostro padrone!"
Quando ti giri, con le mani ancora infilate nelle tasche di una gonna striminzita, noti che ci sono due uomini che ti stanno fissando. Uno ha una lanterna in mano e l'altro sta sguainando la spada. Entrambi sembrano indossare dei giustacuore ed hanno delle spade corte appese alla cintura.
Marcius 3 Falangi:
Oh. Merda.
DM:
Tiriamo l'iniziativa.
DM:
L'ordine è: una guardia, Marcius ed infine l'altra guardia di Arthur.
Una delle guardie -quella senza la lanterna- estrae la spada e si avventa su di te.
DM:
La guardia alza la spada e la abbatte su di te, mancandoti di qualche falange. Dopo meno di un secondo, si sente un tonfo sordo ed il rumore di legno che si spezza.
Sia tu che la guardia vi girate per guardare: il simbolo sacro della chiesa Eptacaidecaista è per terra, frantumato in due pezzi.
Gli occhi della guardia si spalancano e la bocca, distorta in un'espressione di terrore, emette solo un verso strozzato. La sua mano si apre, lasciando cadere a terra la spada, e raggiunge la bocca.
"Che cosa ho fatto...!" balbetta a mezza voce.
Marcius 3 Falangi:
"Ahi, ahi... i sacerdoti non ne saranno felici!" esclamo, poi gli lancio il vestito striminzito addosso e lo spingo giù dalle scale.
DM:
Dato che non è una vera azione di combattimento perché non stai tentando di fargli del male, fai un tiro di atletica a difficoltà 4, dato che la guardia è distratta.
Marcius 3 Falangi:
Non ho la competenza, quindi tiro due dadi e tengo il più basso. Ho fatto 4.
DM:
Dopo aver lanciato il vestito in faccia alla guardia, provi a spingerla giù dalle scale, ma la guardia, più per reazione istintiva che per sua iniziativa, sposta il baricentro e rimane in piedi.
Marcius 3 Falangi:
Ok, è il momento di usare la violenza. Impugno la vanga e cerco di colpirlo. Non spendo nessun punto anima per aumentare le mie possibilità. Ho fatto 3.
DM:
Alzi la vanga e provi ad abbatterla sulla testa della povera guardia, ma la traiettoria è troppo alta e passa sopra la sua testa.
"A te penserà padre Bennett, peccatore sconsiderato! Prima però devo distruggere quest'essere disgustoso!" esclama la seconda guardia, spingendo via il compagno, poi alza la spada e la abbatte su di te.
Un Colpo Violento! Subisci 4 danni non letali.
Marcius 3 Falangi:
Ok, il colpo violento viene assorbito dall'armatura, che ora scende a 0 punti rottura rimasti; anche un danno viene assorbito dall'armatura.
DM:
La guardia guarda con sgomento i segni sulle tue ossa, notando che il suo violento colpo non ha avuto praticamente alcun effetto, quindi rotea la lanterna e con un urlo cerca di abbatterla sulla tua testa.
Ti abbassi di scatto, evitando per un soffio l'arco della lanterna.
L'altra guardia si riprende, vede la scena e scende giù dalle scale per recuperare la spada, poi risale di corsa per dare manforte al compagno. "La distruzione di quest'orrida creatura mi redimerà per quello che ho fatto prima!"
Marcius 3 Falangi:
"Non possiamo neanche provare a discuterne, vero?" esclamo, quindi alzo la vanga e cerco di colpire la guardia che ho di fronte.
Ho fatto 3. Niente... probabilmente qui c'è poco spazio per manovrare la vanga, ma non ho altre alternative. Riprovo. Ho fatto 6.
DM:
La vanga si abbatte sulla testa della guardia, che risuona di un rumore sordo. Il pover'uomo inizia a barcollare per la botta ricevuta.
Marcius 3 Falangi:
"Ne avete avute a sufficienza? Non ho interesse ad uccidervi, siete solo in mezzo!" esclamo, sperando che le due guardie scappino.
DM:
La guardia colpita si riprende e arretra con lo sguardo atterrito, ma comunque carico d'odio.
"Aspetta!" esclama l'altra guardia. "Padre Bennett non diceva che le creature immonde vanno purificate con il fuoco?" aggiunge.
Scende di corsa le scale e, dal basso, si sente il rumore di una pietra focaia che inizia a fare scintille. "Arrivo! Tienilo occupato!"
"Che succede?" intanto si ode dal basso. E' una voce maschile, vagamente stridula e decisamente affannata.
"Signore" risponde la guardia dal fondo delle scale. "Si chiuda in camera e rimanga al sicuro! Un essere immondo ha invaso la sua casa, ma ce ne stiamo occupando noi!"
Intanto, la prima guardia ti guarda, poi osserva la lanterna con uno ghigno selvaggio, molla la spada e si scaglia contro di te roteando la lanterna come fosse una mazza.
La lanterna passa vicino al tuo braccio, mancandolo di un soffio.
La guardia urla incattivita e ci riprova. Spende 3 punti coraggio per questo tiro e fa... 7.
La lanterna si spacca sulla tua testa, spargendo fuoco su di te ed in tutto l'atrio. Fiammelle raggiungono i vestiti delle donzelle ed il divanetto, iniziando a produrre fumo. Subisci 2 danni da fuoco.
Marcius 3 Falangi:
Uno viene assorbito dall'armatura, l'altro però è da fuoco e quindi viene considerato letale.
DM:
Sì, ed il prossimo turno devi spendere un azione per spegnere le fiamme.
Marcius 3 Falangi:
Ok, con la prima azione spengo le fiamme che mi avvolgono.
"Ok, abbiamo finito di discutere" esclamo e uso la seconda azione per tentare di spaccare la testa alla guardia. Spendo 2 punti anima per tirare 2 dadi e faccio... 9.
DM:
La vanga si abbatte di nuovo sulla testa della guardia, però questa volta il rumore è di ossa che si rompono. Sangue e cervella volano un po' dovunque, poi il corpo della guardia crolla a terra ed inizia a scivolare giù dalle scale.
Altri rumori di pietra focaia continuano a giungere dal basso. Il fatto che lì sotto sia ancora buio indica che la guardia non è riuscita ad accendere ciò che stava tentando di accendere.
Marcius 3 Falangi:
Dato che è troppo buio e non vedrei bene la guardia, spendo l'ultimo PA che mi è rimasto ed evoco il mio Seguace Fatuo.
DM:
La fiammella blu si materializza accanto a te, illuminando il cadavere ai tuoi piedi, poi si sposta verso la base delle scale.
La guardia che è scesa ha una torcia tra le ginocchia e sta tentando disperatamente di accenderla con un acciarino ed una pietra focaia.
Quando vede la luce blu si blocca e alza uno sguardo prima sbigottito e poi dannatamente spaventato.
Marcius 3 Falangi:
Con la seconda azione, scendo di corsa le scale con la pala alzata sopra la testa e carico la guardia.
DM:
Puoi effettuare il movimento e l'attacco in un'unica azione, che però avrà un malus di -2.
Marcius 3 Falangi:
No! Fallimento critico!
DM:
Mentre ti lanci giù per le scale, scivoli sul sangue versato dalla prima guardia che hai ucciso. Il tuo corpo scheletrico rimbalza giù per i gradini e inizia a frantumarsi. La testa ed il braccio destro (quello con tre falangi) si separano e rotolano assieme al corpo fino al pianerottolo.
Subisci due danni non letali.
DM:
La guardia vede il capitombolo ed il suo sguardo passa dal terrore all'ilarità. Inizia a ridere e, con un colpo preciso della pietra focaia, accende la torcia.
Sempre ridendo, alza la torcia a mo' di mazza e cerca di colpire il tuo cranio già un po' affumicato.
Spende 3 punti coraggio e totalizza... 7.
La torcia ti colpisce e le fiamme avvolgono il tuo teschio, facendoti due danni letali.
Marcius 3 Falangi:
Il grembiule mi protegge da un danno, l'altro invece lo segno. Ormai questo grembiule ha più buchi che pelle...
Con la prima azione, la mia mano staccata spegne le fiamme facendo rotolare il teschio nella polvere. Con la seconda azione, il mio corpo si rialza e prende a badilate la guardia. Ehi! Ho fatto 10!
DM:
Hai un'azione eroica da spendere! Descrivi la scena di come ti occupi della guardia.
Marcius 3 Falangi:
Quando la guardia vede la mano scheletrica che fa rotolare la testa per spegnere le fiamme, non riesce a trattenere un accesso di risa e si piega in avanti, appoggiando entrambe le mani -una delle quali tiene ancora la torcia in mano- sulle ginocchia.
Il mio corpo a quel punto alza l'unico braccio attaccato e rotea scompostamente la pala, che si abbatte sulla testa del malcapitato.
Dal basso, il mio teschio vede che la torcia accesa gli è finita dritta in bocca. Il corpo crolla a terra con un tonfo sordo, mentre uno sbuffo di fumo esce dalle sue orecchie.
DM:
Si sente un richiamo provenire da dietro una delle tre porte che si affacciano sul corridoio del piano interrato.
"Che succede? CHE SUCCEDE?" dice la voce di Arthur. "Avete eliminato l'immondo essere?"
Marcius 3 Falangi:
Com'è l'apertura della porta?
DM:
Si apre verso l'interno della stanza.
Marcius 3 Falangi:
La mia mano sposta la testa vicino alla porta e poi esclamo: "Le tue due guardie non penso possano più risponderti... o, almeno, non prima di essere tornate dall'Orto! E comunque... la risposta è no, non mi hanno sistemato!"
DM:
Da dentro senti delle urla stridule, femminili, inframmezzate da urla altrettanto stridule, ma maschili. Senti qualcosa sbattere sulla porta, poi un sommesso mormorio. I tuoi trascorsi ti fanno intuire che stiano ferventemente pregando per farti re-inghiottire dall'Orto.
Marcius 3 Falangi:
Finché se ne stanno buoni lì dentro, non è un problema. Lo scontro con le due guardie non è stato semplicissimo, quindi forse è meglio se mi prendo un attimo per riposare. Inizio reinnestandomi la testa, mentre il braccio per il momento lo tengo staccato. Se non sento altri rumori o suoni, afferro il mio amuleto del ricucire e inizio a curarmi.
DM:
Tira i dadi e vediamo che succede.
DM:
Mentre ti stai curando, il tuo Seguace Fatuo ti fa un cenno e scompare, lasciandoti al buio. Ma non è esattamente buio... sembra ci sia comunque della luce. Una luce rossastra, più precisamente, che viene dal piano superiore.
Marcius 3 Falangi:
Mi alzo e mi affaccio sulle scale, guardando verso l'alto alla ricerca della fonte di luce che prima non c'era.
DM:
Quando ti affacci, vedi che il divanetto su cui ti eri appoggiato è avvolto nelle fiamme, come anche i tendaggi polverosi che adornavano la finestra. E anche le assi della finestra stanno fumando copiosamente e sembra che qualche piccola lingua di fiamma stia attecchendo pure li. Dense volute di fumo nero stanno spargendosi sul pavimento ed iniziano a scendere lungo le scale.
Marcius 3 Falangi:
Spalanco gli occhi e poi mi fiondo verso la porta, tentando di aprirla.
DM:
La maniglia della pesante porta gira leggermente e poi si blocca, di sicuro c'è una serratura che la sta bloccando. Senti però dal rumore che il metallo di cui è fatta è arrugginito -si tratta pur sempre di una porta nel sotterraneo-.
Marcius 3 Falangi:
"Ehi, Arthur! Qui abbiamo entrambi un grosso problema..." esclamo. "Che ne dici se troviamo un accordo?"
DM:
Arthur caccia un urlo, poi esclama: "Bestia immonda! Hai invaso la mia dimora ed ora vuoi anche un accordo? GIAMMAI!"
Le prime volute di fumo, intanto, hanno raggiunto la base delle scale.
Marcius 3 Falangi:
"Sicuro? Perché prima di morire i tuoi uomini hanno dato fuoco alla casa... sicuro di voler rimanere lì dentro e bruciare vivo per una questione di orgoglio?"
DM:
Dall'interno, le urla femminili passano dall'impaurito all'isterico. Senti d'un tratto qualcosa che sbatte contro la porta e poi Arthur che urla con voce isterica: "Non vi ci mettete pure voi, eh!? E' un vile stratagemma per prendere le nostre vite!"
Marcius 3 Falangi:
Non mi pare di avere abbastanza tempo per permettere alle donzelle di gestire la situazione. Provo quindi a usare la vanga per scardinare il lucchetto della porta, usandola un po' come piede di porco.
E uso due punti anima, ho bisogno di riuscire in fretta a sbloccare la situazione. Ho fatto 4.
DM:
Per quanti sforzi tu faccia, la vanga non riesce ad infilarsi tra la porta e lo stipite. Non riesci perciò a fare una leva efficace, soprattutto con un braccio staccato, e quindi la porta rimane chiusa.
Marcius 3 Falangi:
Il braccio staccato! C'è abbastanza spazio sotto la porta perché il mio braccio riesca a passare?
DM:
Purtroppo no, sembra che la porta arrivi fino al pavimento. O forse addirittura più sotto, potrebbe esserci un piccolo gradino su cui si appoggia.
Marcius 3 Falangi:
Se non riesco a sfondarla, forse posso sbloccarla... Mi riattacco il braccio e poi uso un paio delle mie ossa più sottili per tentare di scassinare la porta.
DM:
Tiro manualità, difficoltà 6.
Marcius 3 Falangi:
Ho fatto 7.
DM:
Mentre il fumo inizia a circondarti i malleoli e nasconde le ossa dei tuoi piedi, le tue dita abili riescono a far scattare la serratura con un sonoro -e arrugginito- click.
Quando spingi la porta, senti che qualcosa inizialmente la blocca, poi null'altro.
La porta si apre, rivelando una grande stanza con alcuni tavoli, un paio di gogne, una gabbia di metallo appesa al soffitto e svariati strumenti di tortura appesi alle pareti.
Per terra davanti a te c'è per terra a carponi un giovane con un lenzuolo che malamente gli copre le zone intime. Di fronte a lui ci sono tre ragazze nude che, vedendoti, prima cacciano un urlo di spavento, poi iniziano a spostare lo sguardo tra te ed il giovane per terra.
"Noi non c'entriamo niente! Vogliamo solo andarcene!" esclama la più vicina, che sembra avere un pelo più di coraggio.
Marcius 3 Falangi:
Guardo le ragazze, poi il giovane per terra.
"A me interessa una sola cosa" esclamo, "la chiave della cassaforte nascosta sotto il pavimento. Se Arthur me la fornisce senza fare storie, nessuno avrà problemi".
DM:
Le tre ragazze si avvicinano ad Arthur, che rimane impietrito perché non vuole arretrare verso di te, lo afferrano per i capelli ed iniziano a riempirlo di schiaffi ed a minacciarlo.
DM:
"Ok, ok! Consegnerò la chiave a questa immonda creatura!" sbraita Arthur, poi si volta verso di te e aggiunge: "ma solo dopo che saremo usciti sani e salvi da qui!"
Marcius 3 Falangi:
"Può essere un accordo valido" ribatto, "ma prima dimmi: come viene approvvigionata l'acqua, in questa tenuta? Avete delle botti qui sotto o c'è una fontana?"
DM:
"Usiamo la fontana nel giardino interno della tenuta" risponde Arthur, alzandosi ed avvolgendosi nel lenzuolo.
Marcius 3 Falangi:
Hai detto che ci sono altre 2 porte nel corridoio, giusto? Esco e vado a vedere cosa c'è all'interno delle altre due stanze.
DM:
Apri la prima porta e trovi una cantina con svariate cianfrusaglie, accumulate negli anni. Ad una veloce occhiata, non c'è nulla che possa aiutarti con l'incendio. Quando provi ad aprire la seconda porta, noti che la stanza è chiusa a chiave.
Marcius 3 Falangi:
"Ehi, Arthur! Cosa c'è in questa stanza e perché è chiusa a chiave?" urlo girandomi verso la stanza delle torture.
DM:
Arthur si sporge, ma senza avvicinarsi: dallo sguardo è evidente che ti considera un abominio.
"Non ne ho idea, non ci sono mai entrato. Ora che ci penso... ogni tanto, quando aveva avuto una pessima giornata, mio padre ci entrava e ci stava delle ore, poi ritornava ed il suo umore era migliorato. Non mi è mai venuto in mente di guardarci dentro".
Marcius 3 Falangi:
Osservo bene la porta. C'è un modo di accedere senza scassinare la serratura e senza abbatterla con la violenza?
DM:
Come le altre due porte, questa è rinforzata in ferro e dotata di una robusta serratura. Arriva quasi a grattare il pavimento, quindi non ci si può passare sotto.
Marcius 3 Falangi:
Ok, proviamo a scassinarla. Recupero gli stessi due ossi usati prima e tento di armeggiare con la serratura. Spendo due punti anima per tirare 2 dadi.
DM:
Ok, fai un tiro di manualità con difficoltà 7.
Marcius 3 Falangi:
10!
DM:
La serratura, identica alla precedente, si apre con le stesse mosse. I cardini cigolano mentre apri la porta. La luce delle fiamme che ormai lambisce gli ultimi gradini illumina una piccola stanza con, da un lato, un altare dedicato all'Eptacaidecaismo e, dall'altro, una lunga fila di scaffali pieni di cimeli. Alcuni sembrano legati alla religione, altri sono stranezze che non ti aspetteresti. Accanto a tutti c'è un foglio con delle note scritte in una calligrafia minuta.
Al centro della stanza è steso un grosso tappeto e, sulla parete di fondo, si vede una porta sbarrata da una pesante barra di ferro.
Marcius 3 Falangi:
Data la situazione, ignoro i cimeli e vado alla porta, cercando di alzare la barra di ferro o, meglio ancora, di farla scivolare per terra.
DM:
La barra, nonostante sia rimasta immobile per molto tempo, è ben oliata e scivola lateralmente senza grossi problemi. Apri la porta e noti che di fronte a te c'è una scala che sale fino ad una grata da cui si vede parzialmente il cielo illuminato dalla luna, oscurato parzialmente da quelli che sembrano degli arbusti.
Marcius 3 Falangi:
Mi fiondo su per le scale e spingo la grata per aprirla.
DM:
La grata conduce al giardino interno della tenuta, poco distante dalla grande fontana dove svetta una statua raffigurante Sir Marchibald - ovviamente con le fattezze di quando era ancora vivo. L'acqua sgorga da una cornucopia appoggiata sulla sua spalla.
Dopo una rapida occhiata alla fontana, ti volti verso l'edificio e noti che le fiamme stanno uscendo copiose dalla finestra e stanno lambendo il pavimento del piano superiore. Oltre ai crepitii del fuoco, senti anche dei sinistri cigolii provenire dalle assi che stanno bruciando.
Dall'esterno dell'edificio si sentono voci concitate, probabilmente gli abitanti del borgo che sono stati svegliati dalla luce delle fiamme o dai vicini. Una parte delle voci sta parlando di sbrigarsi a portare dell'acqua, mentre altri stanno ribattendo che forse il signorotto ha avuto quello che si meritava e che probabilmente non ha senso sprecare tempo e fatica per tentare di salvarlo.
Marcius 3 Falangi:
L'acqua esce da un foro, giusto? Se ci infilo le mani guantate, potrei ridirigere il getto verso le fiamme.
DM:
Fai un tiro di manualità, difficoltà 7.
Marcius 3 Falangi:
Altro 10!
DM:
Hai ottenuto un 10, quindi è un'azione eroica. Descrivi come riesci a domare le fiamme.
Marcius 3 Falangi:
Pianto la vanga nella fontana, con la pala verso l'alto, quindi infilo le mani guantate nel foro. L'acqua inizia a fluire più velocemente, rimbalza sulla pala e si disperde sulle pareti in fiamme, spegnendo velocemente l'incendio, che grazie alla struttura di pietra della tenuta, non si era esteso troppo.
"Un trucchetto che usavo per innaffiare il cimitero in cui lavoravo" blatero ghignando al vento, anche perché non c'è nessuno che mi sta ascoltando.
DM:
Mentre ti godi il tuo successo, senti delle urla femminili all'interno della tenuta.
"Ehi! Coso immondo!" esclamano quasi in coro. "Arthur se la sta dando a gambe!"
Marcius 3 Falangi:
L'ho sempre detto che non bisogna mai fidarsi dei nobili... mi lancio all'inseguimento.
DM:
Rientri in casa abbattendo una delle porte ormai quasi carbonizzate che ancora fumano per l'incendio, corri verso le voci e raggiungi la porta d'ingresso, adesso socchiusa. Quando esci, vedi Arthur, coperto solo dal lenzuolo, di fronte ad un nutrito gruppo di villici.
Arthur sta indicando alle sue spalle, urlando che c'è una bestia immonda che ha invaso e dato fuoco alla sua casa.
La folla sta ascoltando le parole di Arthur e si volta a guardarti quando appari sulla soglia.
"Eccolo! E' quello, l'empio non morto!" esclama Arthur. "Uccidetelo! Squartatelo!"
La maggior parte della folla, spronata dalle parole del nobilotto, si infervora e muove dei passi verso di te, brandendo secchi, forconi e torce.
In quel momento, ti rendi conto che tutti quelli che volevano lasciare Arthur al suo destino probabilmente sono ritornati presso le proprie abitazioni.
Marcius 3 Falangi:
C'è un po' troppa gente per poterla gestire, quindi rientro e chiudo la porta, sprangandola per bene e mettendoci davanti qualche mobile.
DM:
Mentre stai rovesciando un armadio guardaroba davanti alla porta, senti potenti colpi contro il legno. La barricata improvvisata terrà, ma non per un tempo molto lungo.
Marcius 3 Falangi:
Devo trovare quella cavolo di cassaforte sotto al pavimento. Potrebbe essere sotto il tappeto!
Corro di sotto.
DM:
Raggiungi le segrete della tenuta mentre i colpi al piano di sopra si fanno più forti. Ad un certo punto, senti anche un vetro che va in frantumi, probabilmente qualcuno ha pensato di inseguirti passando da una finestra.
Di fronte a te, le tre ragazze che stavano intrattenendo Arthur stanno cercando qualcosa da mettersi addosso. Si voltano e ti guardano, questa volta per nulla intimorite.
"Ma alla fine... sei stato tu a salvarci? Padre Bennett sostiene che tutti i morti sono malvagi e vanno distrutti".
Marcius 3 Falangi:
"Sì, sono stato io. E padre Bennett non sa che cosa va dicendo" esclamo, passando loro accanto e dirigendomi verso la stanza in fondo. Alzo il tappeto.
DM:
Sotto al tappeto c'è una botola e, sotto, trovi una grossa cassaforte con una leva e la toppa per infilarci una chiave.
Marcius 3 Falangi:
Ottimo! Peccato che io non abbia la chiave... però... le due serrature qui sotto si sono aperte allo stesso modo, quasi servisse la stessa chiave. Non è che anche per questa...?
Corro nella sala delle torture e cerco la chiave che Arthur aveva usato per chiudersi la porta alle spalle.
DM:
Frughi in giro, guardi nelle tasche dei grembiuli sporchi di sangue, alzi i blocchi delle gogne, cerchi nei cesti con le fruste... niente, della chiave non c'è traccia.
D'un tratto senti alle tue spalle la voce della ragazza bruna di prima. "Cerchi questa?"
Ti volti e lei è lì con una chiave d'argento in mano.
Marcius 3 Falangi:
"Sì, proprio quella!" esclamo. "Saresti così gentile da darmela?"
DM:
"Direi proprio di no, serve di più a noi che a te" esclama la ragazza, nascondendo la chiave dietro alla schiena. "Dopo come ci ha trattato quello stronzetto, forse potremmo rivendergliela per parecchio denaro".
Marcius 3 Falangi:
"E la storia del ringraziamento per avervi salvato la vita?"
DM:
La ragazza ti sorride, poi inclina la testa e fa: "Tu sei un non morto, giusto? Puoi attendere un po'..."
Marcius 3 Falangi:
Senza farmi vedere, mi stacco una mano, poi inizio a raccontarle di com'ero in vita, del lavoro che facevo e di come mi trattavano i nobili. Intanto la mia mano sguscia tra le ombre, si arrampica su una delle gabbie e poi si getta giù, provando a prendere la chiave di sorpresa.
DM:
Fammi un tiro di furtività a difficoltà standard, cioè 6.
Marcius 3 Falangi:
Dato che non sono competente, uso la 'Mano Morta' e spendo anche 2 punti anima per tirare due dadi. Altro 10!
DM:
La tua mano riesce a muoversi nell'ombra senza essere vista e quindi a recuperare la chiave senza che la ragazza se ne accorga.
Marcius 3 Falangi:
A quel punto mi zittisco, passo accanto a lei dicendo: "Ok, penso che sia il caso di andarsene", poi recupero la mano staccata e mi dirigo verso la saletta privata di Sir Marchibald. Provo la chiave nella toppa e tiro la leva.
DM:
La chiave fa scattare la serratura e la leva si abbassa, facendo aprire la cassaforte.
All'interno ci sono vari cofanetti, ognuno con una targhetta laminata con scritto il contenuto. Dopo aver frugato un po', ne trovi uno con sopra scritto "Dente di Ravendell". All'interno c'è un dente d'oro.
In quel momento, senti dei passi veloci provenire dalle scale.
Marcius 3 Falangi:
"Finalmente!" esclamo, poi mi fiondo verso la porta della stanza che dà sul corridoio e la chiudo. "Questo dovrebbe tenerli a bada".
DM:
La porta si chiude con un tonfo e senti dei pugni iniziare a tempestare l'anta mentre infili la chiave nella toppa della porta e dai un giro.
Marcius 3 Falangi:
Direi che è il caso di andarsene. Ripasso per la scala che porta al cortile interno e cerco una via che mi riporti al piccolo cimitero della famiglia Traurig.
DM:
Quando esci all'aperto, senti parecchi rumori provenire dall'interno della casa e svariate voci, tra cui quella di Arthur. Voltandoti dall'altra parte, individui una via che ti porta sullo stesso lato della cucina e, dopo aver aperto e scavalcato la finestra, ti ritrovi nel piccolo cimitero.
La discesa è veloce, mentre la fila per ritirare la ricompensa per aver portato a termine l'impresa non lo è. Il musone controlla i documenti, controlla la chiave -ora completamente ossidata- e la scatoletta -ora completamente marcia ed ammuffita-, ti fa firmare un bel po' di scartoffie, timbra il documento e ti mette in mano la ricompensa: 12 buoni e 1 licenza.
Sei davanti ad un musone, alle porte di un passaggio verso Regno Sacroturno.
"Avanti un altro!" senti di fronte a te. Dopo una (quasi) eternità, ti trovi di fronte ad uno dei Musoni incaricati del passaggio.
"Prego esplicitare il motivo della visita nel mondo dei vivi" ti dice con voce atona, senza nemmeno degnarti di uno sguardo.
Marcius 3 Falangi:
"Sir Marchibald mi ha incaricato di recuperare un cimelio di famiglia" spiego al Musone, allungandogli la pergamena rovinata che mi ha dato il Sir.
DM:
Il Musone non alza nemmeno lo sguardo, allunga la mano e si fa dare il documento. Dopo una rapida lettura ed un controllo tra le sue scartoffie, appone il timbro di 'Impresa Ufficiale' e ti fa passare oltre.
"Il prossimo!" senti esclamare dietro di te.
Ti avvii verso il varco ed emergi accanto ad una lapide di marmo avvolta dall'edera, tra le tue gambe c'è una leggera nebbiolina. Attorno, svariate lapidi scheggiate o avvolte dalle erbacce giacciono nell'incuria più totale.
La luce della luna, in mezzo alle nuvole, illumina l'ambiente.
Tutto attorno è tranquillo. Perfino la piccola cappella poco distante è avvolta dal silenzio, solo la fiammella della lampada appesa accanto all'ingresso sembra far intendere che qui attorno ci sia ancora vita.
Marcius 3 Falangi:
Sono mai emerso da questo cimitero? Conosco questo borgo?
DM:
Sì, hai già visitato in passato questo cimitero, eri emerso per andare a cercare informazioni sul Barone Danarius dopo aver incontrato nell'Orto una molle -una certa Amelia Blackmood- che ti aveva detto di averlo 'incontrato' al bordello "Il sorriso timido".
E mentre ti guardi attorno, rimani interdetto: ti stupisce vedere com'è preso ora il cimitero, l'ultima volta non era così in disgrazia. La cosa, comunque, un po' ti rincuora (anche se il tuo cuore si è fatto polvere): prima era pattugliato giorno e notte da alcune guardie al soldo del prete a capo della parrocchia del borgo, padre Bennett. Ora ci sono solo i suoni della natura...
Marcius 3 Falangi:
Se conosco un po' il borgo e non vedo nessuno in giro, mi dirigo verso l'accesso sul retro della tenuta dei Traurig.
DM:
Esci da dietro la lapide da cui sei emerso e ti dirigi scricchiolando verso la tenuta Traurig. Dalla tua visita passata, sai che di fianco alle stalle c'è una porticina di servizio utilizzata per rifornire la dispensa, per cui avanzi seguendo i pochi nitriti che senti davanti a te.
Mentre cammini verso le stalle, aggiri una delle ultime tombe e sposti con la tua pala uno degli arbusti che coprono un vecchio passaggio nell'inferriata del cimitero. Quando le fronde si spostano, il metallo arrugginito della tua pala si appoggia su qualcosa che non ha l'aria di essere 'vegetale', ma sembra più... peloso. Da sotto la pala senti un grugnito infastidito, poi vedi ergersi un cinghiale che ti guarda parecchio incazzato per averlo svegliato.
Marcius 3 Falangi:
Beh, dato che ho la pala in mano, gliela schianto sulla testa. "Torna a dormire, su!" bofonchio.
DM:
Intanto vediamo l'ordine di azione. Il cinghiale ha fatto 4, per cui parte per primo, e Marcius ha fatto 2.
Il cinghiale prova a tirarti una zannata nel tentativo di staccare qualche osso dal tuo corpo.
... spende 2 punti coraggio e con 9 ti provoca un Colpo Violento! Sono 3 danni da affondo + 1 del colpo violento.
Marcius 3 Falangi:
Uno viene assorbito dall'AD del grembiule, che perde anche un punto rottura per il colpo violento, mentre gli altri 3 sono danni non letali. Per fortuna, l'armatura impedisce che mi si stacchino pezzi!
DM:
Tocca a te. Che fai?
Marcius 3 Falangi:
Come dicevo, gli spalmo la pala in testa.
Spendo 2 punti anima per tirare 2d10 e prendere il migliore. Direi che tengo il 9. Sono 3 danni.
Uso la seconda azione per provare di nuovo a colpirlo.
"Stai! Giù!" mugugno, digrignando i denti.
Altro 9! Sono altri 3 danni.
DM:
Il povero cinghiale crolla a terra con la testa fracassata.
Il sangue, schizzato ovunque, si mischia alla ruggine sulla tua pala e ti segna il grembiule e le ossa.
Marcius 3 Falangi:
Mi guardo attorno per vedere se le badilate hanno attirato qualche attenzione non richiesta.
DM:
Il primo sguardo va verso la cappella, da cui però non giungono passi o voci. Ti guardi poi attorno, ma sembra che i rumori non abbiano disturbato il sonno di nessuno. A parte il verso di un gufo in lontananza, il sibilo del vento e gli scricchiolii delle tue ossa, non ci sono altri suoni nell'aria.
Marcius 3 Falangi:
Proseguo verso le stalle e mi avvicino alla porta di servizio.
DM:
Quando ti avvicini alla porta, noti che il vecchio portone di legno che avevi visto in precedenza è stato sostituito da un portone rinforzato con barre di ferro e protetto da una grossa serratura. Svariati segni sulla toppa indicano che ci sono stati numerosi tentativi di scasso, non sai se riusciti o meno.
Marcius 3 Falangi:
Appoggio la pala alla parete e provo a scassinare la serratura.
DM:
La serratura, come già detto, è abbastanza robusta, ti serve almeno un 7+ per riuscire a scassinarla.
Marcius 3 Falangi:
Ok, ho i miei guanti riscaldati e spendo 2 PA per tirare 2d10 e prendere il risultato migliore. Ho fatto... 3.
DM:
Provi a trafficare per un po' con la serratura, ma tutti i tuoi tentativi cadono nel vuoto.
Marcius 3 Falangi:
Mi guardo attorno, c'è una qualche apertura nella tenuta? Una feritoia o una finestra lasciata aperta?
DM:
Ti accorgi, con tuo sommo stupore, che la finestra della cucina non è perfettamente chiusa, probabilmente i cuochi hanno arieggiato la cucina -senti ancora un vago odore di cavolo bruciato- e quando l'hanno chiusa si sono dimenticati di bloccare il chiavistello.
Marcius 3 Falangi:
Mi avvicino e sbircio dentro. C'è nessuno all'interno?
DM:
La stanza che vedi di fronte a te è effettivamente una cucina, ma sembra che non venga usata da parecchio tempo: pentole e piatti sporchi giacciono accumulati su ogni superficie orizzontale, pavimento compreso. La polvere aleggia nell'aria.
Sul muro di pietra, inoltre, noti una scritta dalle lettere tremolanti e fatta con quello che potrebbe essere del sugo che recita: "VAFFANCULO, ARTHUR".
Marcius 3 Falangi:
Mi stacco un avambraccio e lo getto all'interno. Dovrebbe esserci abbastanza spazio per raggiungere dall'interno la porta ed aprire il chiavistello.
DM:
Segnati un danno non letale.
Stacchi l'avambraccio all'altezza del gomito e con l'altra mano lo getti all'interno. Il braccio si muove guidato dai tuoi occhi, poi scompare dietro il muro in direzione della porta.
Fammi un tiro di manualità a difficoltà 5: aprire la serratura è semplice, ma lo stai facendo "alla cieca".
Marcius 3 Falangi:
Ho bisogno che si apra, quindi vedo di usare la concentrazione. Spendo 2 Punti Anima e tiro 2 dadi, tenendo il migliore. Ho fatto 9.
DM:
La tua mano si muove sul pavimento della cucina, scansa pentole e piatti sporchi, si arrampica sulle assi della porta e sblocca facilmente il chiavistello. La porta si apre leggermente senza emettere alcun cigolio, sembra che i cardini siano ben oliati.
Marcius 3 Falangi:
Spingo leggermente la porta, poi entro e recupero la mano, riattaccandola al gomito. Impugno la vanga, in modo da essere preparato contro eventuali abitanti.
DM:
L'avambraccio rientra nella sede del gomito con uno schiocco. Dopo aver mosso un po' le dita scheletriche, afferri la vanga e muovi dei passi verso la porta che dà all'interno della tenuta, bloccandoti subito quando degli eloquenti suoni di qualcuno che sta infrangendo qualunque legge sul decoro promossa dalla chiesa Eptacaidecaista. Si sente una voce ansimante maschile ed almeno tre voci femminili che provengono dalle scale che portano verso le segrete della tenuta.
Ti rendi anche conto che devono avere un tono di voce alto e che c'è qualcosa che attutisce i suoni, probabilmente sono dietro ad una porta chiusa.
Marcius 3 Falangi:
Dopo un momento in cui rifletto tristemente sul fatto che certe cose non le ho mai fatte quando ero in vita, e che ora che sono morto mi sono del tutto precluse, avanzo con circospezione verso le scale che portano al piano interrato.
DM:
Dopo aver attraversato un largo corridoio ed aver guardato dentro ad un paio di stanze, in cui -come in cucina- vige un disordine decisamente fuori luogo, riesci ad individuare le scale, si trovano sulla destra.
I rumori provengono inequivocabilmente dal basso. Sui vari gradini ci sono svariate vesti femminili gettate a terra e, man mano che il tuo sguardo scende verso il buio, gli indumenti si fanno sempre più intimi.
Noti inoltre che sulla colonna su cui poggiano le scale c'è il simbolo della chiesa, opportunamente girato verso il muro.
Marcius 3 Falangi:
Ci sono anche vestiti maschili? Potrebbe essere un vero colpo di fortuna trovare quelli di Arthur, magari in una tasca c'è la chiave che mi serve.
DM:
Sì, qua e là ci sono vestiti maschili, ma fai fatica a distinguerli perché sono nella zona più buia delle scale. Quasi sicuramente chi è sceso lo ha fatto con una lanterna o una candela.
Marcius 3 Falangi:
Per caso, da qualche parte ho visto un camino con un fuoco acceso? Io non sento il freddo, quindi non so se sono emerso in inverno o in estate...
DM:
Ti rendi conto di non aver visto alcun camino acceso, inoltre i vari vestiti sembrano leggeri... probabilmente è estate.
Marcius 3 Falangi:
Dannazione, devo trovare una fonte di luce.
Anzi, no: scendo, afferro tutti i vestiti che trovo e li porto in cima alle scale, poi mi metto nei pressi di una finestra e frugo nelle tasche.
DM:
Scendi le scale ed afferri tutti i vestiti che trovi per terra, quindi li accumuli su un piccolo divanetto posto sotto ad una finestra e inizi a frugare in ogni tasca.
Nelle tasche dei vestiti che presumi essere di Arthur non trovi nessun oggetto, manco qualche moneta.
Mentre stai frugando tra i vestiti delle donzelle -sia mai che gli abbiano sottratto la chiave mentre lo spogliavano e se la siano infilata in tasca-, noti che i vestiti sono più visibili ed hanno assunto un colore meno 'lunare' e più rossastro.
"E' un maledetto non morto!" senti esclamare alle tue spalle. "Ed è pure un pervertito, sta frugando nei vestiti delle donzelle che stanno intrattenendo il nostro padrone!"
Quando ti giri, con le mani ancora infilate nelle tasche di una gonna striminzita, noti che ci sono due uomini che ti stanno fissando. Uno ha una lanterna in mano e l'altro sta sguainando la spada. Entrambi sembrano indossare dei giustacuore ed hanno delle spade corte appese alla cintura.
Marcius 3 Falangi:
Oh. Merda.
DM:
Tiriamo l'iniziativa.
DM:
L'ordine è: una guardia, Marcius ed infine l'altra guardia di Arthur.
Una delle guardie -quella senza la lanterna- estrae la spada e si avventa su di te.
DM:
La guardia alza la spada e la abbatte su di te, mancandoti di qualche falange. Dopo meno di un secondo, si sente un tonfo sordo ed il rumore di legno che si spezza.
Sia tu che la guardia vi girate per guardare: il simbolo sacro della chiesa Eptacaidecaista è per terra, frantumato in due pezzi.
Gli occhi della guardia si spalancano e la bocca, distorta in un'espressione di terrore, emette solo un verso strozzato. La sua mano si apre, lasciando cadere a terra la spada, e raggiunge la bocca.
"Che cosa ho fatto...!" balbetta a mezza voce.
Marcius 3 Falangi:
"Ahi, ahi... i sacerdoti non ne saranno felici!" esclamo, poi gli lancio il vestito striminzito addosso e lo spingo giù dalle scale.
DM:
Dato che non è una vera azione di combattimento perché non stai tentando di fargli del male, fai un tiro di atletica a difficoltà 4, dato che la guardia è distratta.
Marcius 3 Falangi:
Non ho la competenza, quindi tiro due dadi e tengo il più basso. Ho fatto 4.
DM:
Dopo aver lanciato il vestito in faccia alla guardia, provi a spingerla giù dalle scale, ma la guardia, più per reazione istintiva che per sua iniziativa, sposta il baricentro e rimane in piedi.
Marcius 3 Falangi:
Ok, è il momento di usare la violenza. Impugno la vanga e cerco di colpirlo. Non spendo nessun punto anima per aumentare le mie possibilità. Ho fatto 3.
DM:
Alzi la vanga e provi ad abbatterla sulla testa della povera guardia, ma la traiettoria è troppo alta e passa sopra la sua testa.
"A te penserà padre Bennett, peccatore sconsiderato! Prima però devo distruggere quest'essere disgustoso!" esclama la seconda guardia, spingendo via il compagno, poi alza la spada e la abbatte su di te.
Un Colpo Violento! Subisci 4 danni non letali.
Marcius 3 Falangi:
Ok, il colpo violento viene assorbito dall'armatura, che ora scende a 0 punti rottura rimasti; anche un danno viene assorbito dall'armatura.
DM:
La guardia guarda con sgomento i segni sulle tue ossa, notando che il suo violento colpo non ha avuto praticamente alcun effetto, quindi rotea la lanterna e con un urlo cerca di abbatterla sulla tua testa.
Ti abbassi di scatto, evitando per un soffio l'arco della lanterna.
L'altra guardia si riprende, vede la scena e scende giù dalle scale per recuperare la spada, poi risale di corsa per dare manforte al compagno. "La distruzione di quest'orrida creatura mi redimerà per quello che ho fatto prima!"
Marcius 3 Falangi:
"Non possiamo neanche provare a discuterne, vero?" esclamo, quindi alzo la vanga e cerco di colpire la guardia che ho di fronte.
Ho fatto 3. Niente... probabilmente qui c'è poco spazio per manovrare la vanga, ma non ho altre alternative. Riprovo. Ho fatto 6.
DM:
La vanga si abbatte sulla testa della guardia, che risuona di un rumore sordo. Il pover'uomo inizia a barcollare per la botta ricevuta.
Marcius 3 Falangi:
"Ne avete avute a sufficienza? Non ho interesse ad uccidervi, siete solo in mezzo!" esclamo, sperando che le due guardie scappino.
DM:
La guardia colpita si riprende e arretra con lo sguardo atterrito, ma comunque carico d'odio.
"Aspetta!" esclama l'altra guardia. "Padre Bennett non diceva che le creature immonde vanno purificate con il fuoco?" aggiunge.
Scende di corsa le scale e, dal basso, si sente il rumore di una pietra focaia che inizia a fare scintille. "Arrivo! Tienilo occupato!"
"Che succede?" intanto si ode dal basso. E' una voce maschile, vagamente stridula e decisamente affannata.
"Signore" risponde la guardia dal fondo delle scale. "Si chiuda in camera e rimanga al sicuro! Un essere immondo ha invaso la sua casa, ma ce ne stiamo occupando noi!"
Intanto, la prima guardia ti guarda, poi osserva la lanterna con uno ghigno selvaggio, molla la spada e si scaglia contro di te roteando la lanterna come fosse una mazza.
La lanterna passa vicino al tuo braccio, mancandolo di un soffio.
La guardia urla incattivita e ci riprova. Spende 3 punti coraggio per questo tiro e fa... 7.
La lanterna si spacca sulla tua testa, spargendo fuoco su di te ed in tutto l'atrio. Fiammelle raggiungono i vestiti delle donzelle ed il divanetto, iniziando a produrre fumo. Subisci 2 danni da fuoco.
Marcius 3 Falangi:
Uno viene assorbito dall'armatura, l'altro però è da fuoco e quindi viene considerato letale.
DM:
Sì, ed il prossimo turno devi spendere un azione per spegnere le fiamme.
Marcius 3 Falangi:
Ok, con la prima azione spengo le fiamme che mi avvolgono.
"Ok, abbiamo finito di discutere" esclamo e uso la seconda azione per tentare di spaccare la testa alla guardia. Spendo 2 punti anima per tirare 2 dadi e faccio... 9.
DM:
La vanga si abbatte di nuovo sulla testa della guardia, però questa volta il rumore è di ossa che si rompono. Sangue e cervella volano un po' dovunque, poi il corpo della guardia crolla a terra ed inizia a scivolare giù dalle scale.
Altri rumori di pietra focaia continuano a giungere dal basso. Il fatto che lì sotto sia ancora buio indica che la guardia non è riuscita ad accendere ciò che stava tentando di accendere.
Marcius 3 Falangi:
Dato che è troppo buio e non vedrei bene la guardia, spendo l'ultimo PA che mi è rimasto ed evoco il mio Seguace Fatuo.
DM:
La fiammella blu si materializza accanto a te, illuminando il cadavere ai tuoi piedi, poi si sposta verso la base delle scale.
La guardia che è scesa ha una torcia tra le ginocchia e sta tentando disperatamente di accenderla con un acciarino ed una pietra focaia.
Quando vede la luce blu si blocca e alza uno sguardo prima sbigottito e poi dannatamente spaventato.
Marcius 3 Falangi:
Con la seconda azione, scendo di corsa le scale con la pala alzata sopra la testa e carico la guardia.
DM:
Puoi effettuare il movimento e l'attacco in un'unica azione, che però avrà un malus di -2.
Marcius 3 Falangi:
No! Fallimento critico!
DM:
Mentre ti lanci giù per le scale, scivoli sul sangue versato dalla prima guardia che hai ucciso. Il tuo corpo scheletrico rimbalza giù per i gradini e inizia a frantumarsi. La testa ed il braccio destro (quello con tre falangi) si separano e rotolano assieme al corpo fino al pianerottolo.
Subisci due danni non letali.
DM:
La guardia vede il capitombolo ed il suo sguardo passa dal terrore all'ilarità. Inizia a ridere e, con un colpo preciso della pietra focaia, accende la torcia.
Sempre ridendo, alza la torcia a mo' di mazza e cerca di colpire il tuo cranio già un po' affumicato.
Spende 3 punti coraggio e totalizza... 7.
La torcia ti colpisce e le fiamme avvolgono il tuo teschio, facendoti due danni letali.
Marcius 3 Falangi:
Il grembiule mi protegge da un danno, l'altro invece lo segno. Ormai questo grembiule ha più buchi che pelle...
Con la prima azione, la mia mano staccata spegne le fiamme facendo rotolare il teschio nella polvere. Con la seconda azione, il mio corpo si rialza e prende a badilate la guardia. Ehi! Ho fatto 10!
DM:
Hai un'azione eroica da spendere! Descrivi la scena di come ti occupi della guardia.
Marcius 3 Falangi:
Quando la guardia vede la mano scheletrica che fa rotolare la testa per spegnere le fiamme, non riesce a trattenere un accesso di risa e si piega in avanti, appoggiando entrambe le mani -una delle quali tiene ancora la torcia in mano- sulle ginocchia.
Il mio corpo a quel punto alza l'unico braccio attaccato e rotea scompostamente la pala, che si abbatte sulla testa del malcapitato.
Dal basso, il mio teschio vede che la torcia accesa gli è finita dritta in bocca. Il corpo crolla a terra con un tonfo sordo, mentre uno sbuffo di fumo esce dalle sue orecchie.
DM:
Si sente un richiamo provenire da dietro una delle tre porte che si affacciano sul corridoio del piano interrato.
"Che succede? CHE SUCCEDE?" dice la voce di Arthur. "Avete eliminato l'immondo essere?"
Marcius 3 Falangi:
Com'è l'apertura della porta?
DM:
Si apre verso l'interno della stanza.
Marcius 3 Falangi:
La mia mano sposta la testa vicino alla porta e poi esclamo: "Le tue due guardie non penso possano più risponderti... o, almeno, non prima di essere tornate dall'Orto! E comunque... la risposta è no, non mi hanno sistemato!"
DM:
Da dentro senti delle urla stridule, femminili, inframmezzate da urla altrettanto stridule, ma maschili. Senti qualcosa sbattere sulla porta, poi un sommesso mormorio. I tuoi trascorsi ti fanno intuire che stiano ferventemente pregando per farti re-inghiottire dall'Orto.
Marcius 3 Falangi:
Finché se ne stanno buoni lì dentro, non è un problema. Lo scontro con le due guardie non è stato semplicissimo, quindi forse è meglio se mi prendo un attimo per riposare. Inizio reinnestandomi la testa, mentre il braccio per il momento lo tengo staccato. Se non sento altri rumori o suoni, afferro il mio amuleto del ricucire e inizio a curarmi.
DM:
Tira i dadi e vediamo che succede.
DM:
Mentre ti stai curando, il tuo Seguace Fatuo ti fa un cenno e scompare, lasciandoti al buio. Ma non è esattamente buio... sembra ci sia comunque della luce. Una luce rossastra, più precisamente, che viene dal piano superiore.
Marcius 3 Falangi:
Mi alzo e mi affaccio sulle scale, guardando verso l'alto alla ricerca della fonte di luce che prima non c'era.
DM:
Quando ti affacci, vedi che il divanetto su cui ti eri appoggiato è avvolto nelle fiamme, come anche i tendaggi polverosi che adornavano la finestra. E anche le assi della finestra stanno fumando copiosamente e sembra che qualche piccola lingua di fiamma stia attecchendo pure li. Dense volute di fumo nero stanno spargendosi sul pavimento ed iniziano a scendere lungo le scale.
Marcius 3 Falangi:
Spalanco gli occhi e poi mi fiondo verso la porta, tentando di aprirla.
DM:
La maniglia della pesante porta gira leggermente e poi si blocca, di sicuro c'è una serratura che la sta bloccando. Senti però dal rumore che il metallo di cui è fatta è arrugginito -si tratta pur sempre di una porta nel sotterraneo-.
Marcius 3 Falangi:
"Ehi, Arthur! Qui abbiamo entrambi un grosso problema..." esclamo. "Che ne dici se troviamo un accordo?"
DM:
Arthur caccia un urlo, poi esclama: "Bestia immonda! Hai invaso la mia dimora ed ora vuoi anche un accordo? GIAMMAI!"
Le prime volute di fumo, intanto, hanno raggiunto la base delle scale.
Marcius 3 Falangi:
"Sicuro? Perché prima di morire i tuoi uomini hanno dato fuoco alla casa... sicuro di voler rimanere lì dentro e bruciare vivo per una questione di orgoglio?"
DM:
Dall'interno, le urla femminili passano dall'impaurito all'isterico. Senti d'un tratto qualcosa che sbatte contro la porta e poi Arthur che urla con voce isterica: "Non vi ci mettete pure voi, eh!? E' un vile stratagemma per prendere le nostre vite!"
Marcius 3 Falangi:
Non mi pare di avere abbastanza tempo per permettere alle donzelle di gestire la situazione. Provo quindi a usare la vanga per scardinare il lucchetto della porta, usandola un po' come piede di porco.
E uso due punti anima, ho bisogno di riuscire in fretta a sbloccare la situazione. Ho fatto 4.
DM:
Per quanti sforzi tu faccia, la vanga non riesce ad infilarsi tra la porta e lo stipite. Non riesci perciò a fare una leva efficace, soprattutto con un braccio staccato, e quindi la porta rimane chiusa.
Marcius 3 Falangi:
Il braccio staccato! C'è abbastanza spazio sotto la porta perché il mio braccio riesca a passare?
DM:
Purtroppo no, sembra che la porta arrivi fino al pavimento. O forse addirittura più sotto, potrebbe esserci un piccolo gradino su cui si appoggia.
Marcius 3 Falangi:
Se non riesco a sfondarla, forse posso sbloccarla... Mi riattacco il braccio e poi uso un paio delle mie ossa più sottili per tentare di scassinare la porta.
DM:
Tiro manualità, difficoltà 6.
Marcius 3 Falangi:
Ho fatto 7.
DM:
Mentre il fumo inizia a circondarti i malleoli e nasconde le ossa dei tuoi piedi, le tue dita abili riescono a far scattare la serratura con un sonoro -e arrugginito- click.
Quando spingi la porta, senti che qualcosa inizialmente la blocca, poi null'altro.
La porta si apre, rivelando una grande stanza con alcuni tavoli, un paio di gogne, una gabbia di metallo appesa al soffitto e svariati strumenti di tortura appesi alle pareti.
Per terra davanti a te c'è per terra a carponi un giovane con un lenzuolo che malamente gli copre le zone intime. Di fronte a lui ci sono tre ragazze nude che, vedendoti, prima cacciano un urlo di spavento, poi iniziano a spostare lo sguardo tra te ed il giovane per terra.
"Noi non c'entriamo niente! Vogliamo solo andarcene!" esclama la più vicina, che sembra avere un pelo più di coraggio.
Marcius 3 Falangi:
Guardo le ragazze, poi il giovane per terra.
"A me interessa una sola cosa" esclamo, "la chiave della cassaforte nascosta sotto il pavimento. Se Arthur me la fornisce senza fare storie, nessuno avrà problemi".
DM:
Le tre ragazze si avvicinano ad Arthur, che rimane impietrito perché non vuole arretrare verso di te, lo afferrano per i capelli ed iniziano a riempirlo di schiaffi ed a minacciarlo.
DM:
"Ok, ok! Consegnerò la chiave a questa immonda creatura!" sbraita Arthur, poi si volta verso di te e aggiunge: "ma solo dopo che saremo usciti sani e salvi da qui!"
Marcius 3 Falangi:
"Può essere un accordo valido" ribatto, "ma prima dimmi: come viene approvvigionata l'acqua, in questa tenuta? Avete delle botti qui sotto o c'è una fontana?"
DM:
"Usiamo la fontana nel giardino interno della tenuta" risponde Arthur, alzandosi ed avvolgendosi nel lenzuolo.
Marcius 3 Falangi:
Hai detto che ci sono altre 2 porte nel corridoio, giusto? Esco e vado a vedere cosa c'è all'interno delle altre due stanze.
DM:
Apri la prima porta e trovi una cantina con svariate cianfrusaglie, accumulate negli anni. Ad una veloce occhiata, non c'è nulla che possa aiutarti con l'incendio. Quando provi ad aprire la seconda porta, noti che la stanza è chiusa a chiave.
Marcius 3 Falangi:
"Ehi, Arthur! Cosa c'è in questa stanza e perché è chiusa a chiave?" urlo girandomi verso la stanza delle torture.
DM:
Arthur si sporge, ma senza avvicinarsi: dallo sguardo è evidente che ti considera un abominio.
"Non ne ho idea, non ci sono mai entrato. Ora che ci penso... ogni tanto, quando aveva avuto una pessima giornata, mio padre ci entrava e ci stava delle ore, poi ritornava ed il suo umore era migliorato. Non mi è mai venuto in mente di guardarci dentro".
Marcius 3 Falangi:
Osservo bene la porta. C'è un modo di accedere senza scassinare la serratura e senza abbatterla con la violenza?
DM:
Come le altre due porte, questa è rinforzata in ferro e dotata di una robusta serratura. Arriva quasi a grattare il pavimento, quindi non ci si può passare sotto.
Marcius 3 Falangi:
Ok, proviamo a scassinarla. Recupero gli stessi due ossi usati prima e tento di armeggiare con la serratura. Spendo due punti anima per tirare 2 dadi.
DM:
Ok, fai un tiro di manualità con difficoltà 7.
Marcius 3 Falangi:
10!
DM:
La serratura, identica alla precedente, si apre con le stesse mosse. I cardini cigolano mentre apri la porta. La luce delle fiamme che ormai lambisce gli ultimi gradini illumina una piccola stanza con, da un lato, un altare dedicato all'Eptacaidecaismo e, dall'altro, una lunga fila di scaffali pieni di cimeli. Alcuni sembrano legati alla religione, altri sono stranezze che non ti aspetteresti. Accanto a tutti c'è un foglio con delle note scritte in una calligrafia minuta.
Al centro della stanza è steso un grosso tappeto e, sulla parete di fondo, si vede una porta sbarrata da una pesante barra di ferro.
Marcius 3 Falangi:
Data la situazione, ignoro i cimeli e vado alla porta, cercando di alzare la barra di ferro o, meglio ancora, di farla scivolare per terra.
DM:
La barra, nonostante sia rimasta immobile per molto tempo, è ben oliata e scivola lateralmente senza grossi problemi. Apri la porta e noti che di fronte a te c'è una scala che sale fino ad una grata da cui si vede parzialmente il cielo illuminato dalla luna, oscurato parzialmente da quelli che sembrano degli arbusti.
Marcius 3 Falangi:
Mi fiondo su per le scale e spingo la grata per aprirla.
DM:
La grata conduce al giardino interno della tenuta, poco distante dalla grande fontana dove svetta una statua raffigurante Sir Marchibald - ovviamente con le fattezze di quando era ancora vivo. L'acqua sgorga da una cornucopia appoggiata sulla sua spalla.
Dopo una rapida occhiata alla fontana, ti volti verso l'edificio e noti che le fiamme stanno uscendo copiose dalla finestra e stanno lambendo il pavimento del piano superiore. Oltre ai crepitii del fuoco, senti anche dei sinistri cigolii provenire dalle assi che stanno bruciando.
Dall'esterno dell'edificio si sentono voci concitate, probabilmente gli abitanti del borgo che sono stati svegliati dalla luce delle fiamme o dai vicini. Una parte delle voci sta parlando di sbrigarsi a portare dell'acqua, mentre altri stanno ribattendo che forse il signorotto ha avuto quello che si meritava e che probabilmente non ha senso sprecare tempo e fatica per tentare di salvarlo.
Marcius 3 Falangi:
L'acqua esce da un foro, giusto? Se ci infilo le mani guantate, potrei ridirigere il getto verso le fiamme.
DM:
Fai un tiro di manualità, difficoltà 7.
Marcius 3 Falangi:
Altro 10!
DM:
Hai ottenuto un 10, quindi è un'azione eroica. Descrivi come riesci a domare le fiamme.
Marcius 3 Falangi:
Pianto la vanga nella fontana, con la pala verso l'alto, quindi infilo le mani guantate nel foro. L'acqua inizia a fluire più velocemente, rimbalza sulla pala e si disperde sulle pareti in fiamme, spegnendo velocemente l'incendio, che grazie alla struttura di pietra della tenuta, non si era esteso troppo.
"Un trucchetto che usavo per innaffiare il cimitero in cui lavoravo" blatero ghignando al vento, anche perché non c'è nessuno che mi sta ascoltando.
DM:
Mentre ti godi il tuo successo, senti delle urla femminili all'interno della tenuta.
"Ehi! Coso immondo!" esclamano quasi in coro. "Arthur se la sta dando a gambe!"
Marcius 3 Falangi:
L'ho sempre detto che non bisogna mai fidarsi dei nobili... mi lancio all'inseguimento.
DM:
Rientri in casa abbattendo una delle porte ormai quasi carbonizzate che ancora fumano per l'incendio, corri verso le voci e raggiungi la porta d'ingresso, adesso socchiusa. Quando esci, vedi Arthur, coperto solo dal lenzuolo, di fronte ad un nutrito gruppo di villici.
Arthur sta indicando alle sue spalle, urlando che c'è una bestia immonda che ha invaso e dato fuoco alla sua casa.
La folla sta ascoltando le parole di Arthur e si volta a guardarti quando appari sulla soglia.
"Eccolo! E' quello, l'empio non morto!" esclama Arthur. "Uccidetelo! Squartatelo!"
La maggior parte della folla, spronata dalle parole del nobilotto, si infervora e muove dei passi verso di te, brandendo secchi, forconi e torce.
In quel momento, ti rendi conto che tutti quelli che volevano lasciare Arthur al suo destino probabilmente sono ritornati presso le proprie abitazioni.
Marcius 3 Falangi:
C'è un po' troppa gente per poterla gestire, quindi rientro e chiudo la porta, sprangandola per bene e mettendoci davanti qualche mobile.
DM:
Mentre stai rovesciando un armadio guardaroba davanti alla porta, senti potenti colpi contro il legno. La barricata improvvisata terrà, ma non per un tempo molto lungo.
Marcius 3 Falangi:
Devo trovare quella cavolo di cassaforte sotto al pavimento. Potrebbe essere sotto il tappeto!
Corro di sotto.
DM:
Raggiungi le segrete della tenuta mentre i colpi al piano di sopra si fanno più forti. Ad un certo punto, senti anche un vetro che va in frantumi, probabilmente qualcuno ha pensato di inseguirti passando da una finestra.
Di fronte a te, le tre ragazze che stavano intrattenendo Arthur stanno cercando qualcosa da mettersi addosso. Si voltano e ti guardano, questa volta per nulla intimorite.
"Ma alla fine... sei stato tu a salvarci? Padre Bennett sostiene che tutti i morti sono malvagi e vanno distrutti".
Marcius 3 Falangi:
"Sì, sono stato io. E padre Bennett non sa che cosa va dicendo" esclamo, passando loro accanto e dirigendomi verso la stanza in fondo. Alzo il tappeto.
DM:
Sotto al tappeto c'è una botola e, sotto, trovi una grossa cassaforte con una leva e la toppa per infilarci una chiave.
Marcius 3 Falangi:
Ottimo! Peccato che io non abbia la chiave... però... le due serrature qui sotto si sono aperte allo stesso modo, quasi servisse la stessa chiave. Non è che anche per questa...?
Corro nella sala delle torture e cerco la chiave che Arthur aveva usato per chiudersi la porta alle spalle.
DM:
Frughi in giro, guardi nelle tasche dei grembiuli sporchi di sangue, alzi i blocchi delle gogne, cerchi nei cesti con le fruste... niente, della chiave non c'è traccia.
D'un tratto senti alle tue spalle la voce della ragazza bruna di prima. "Cerchi questa?"
Ti volti e lei è lì con una chiave d'argento in mano.
Marcius 3 Falangi:
"Sì, proprio quella!" esclamo. "Saresti così gentile da darmela?"
DM:
"Direi proprio di no, serve di più a noi che a te" esclama la ragazza, nascondendo la chiave dietro alla schiena. "Dopo come ci ha trattato quello stronzetto, forse potremmo rivendergliela per parecchio denaro".
Marcius 3 Falangi:
"E la storia del ringraziamento per avervi salvato la vita?"
DM:
La ragazza ti sorride, poi inclina la testa e fa: "Tu sei un non morto, giusto? Puoi attendere un po'..."
Marcius 3 Falangi:
Senza farmi vedere, mi stacco una mano, poi inizio a raccontarle di com'ero in vita, del lavoro che facevo e di come mi trattavano i nobili. Intanto la mia mano sguscia tra le ombre, si arrampica su una delle gabbie e poi si getta giù, provando a prendere la chiave di sorpresa.
DM:
Fammi un tiro di furtività a difficoltà standard, cioè 6.
Marcius 3 Falangi:
Dato che non sono competente, uso la 'Mano Morta' e spendo anche 2 punti anima per tirare due dadi. Altro 10!
DM:
La tua mano riesce a muoversi nell'ombra senza essere vista e quindi a recuperare la chiave senza che la ragazza se ne accorga.
Marcius 3 Falangi:
A quel punto mi zittisco, passo accanto a lei dicendo: "Ok, penso che sia il caso di andarsene", poi recupero la mano staccata e mi dirigo verso la saletta privata di Sir Marchibald. Provo la chiave nella toppa e tiro la leva.
DM:
La chiave fa scattare la serratura e la leva si abbassa, facendo aprire la cassaforte.
All'interno ci sono vari cofanetti, ognuno con una targhetta laminata con scritto il contenuto. Dopo aver frugato un po', ne trovi uno con sopra scritto "Dente di Ravendell". All'interno c'è un dente d'oro.
In quel momento, senti dei passi veloci provenire dalle scale.
Marcius 3 Falangi:
"Finalmente!" esclamo, poi mi fiondo verso la porta della stanza che dà sul corridoio e la chiudo. "Questo dovrebbe tenerli a bada".
DM:
La porta si chiude con un tonfo e senti dei pugni iniziare a tempestare l'anta mentre infili la chiave nella toppa della porta e dai un giro.
Marcius 3 Falangi:
Direi che è il caso di andarsene. Ripasso per la scala che porta al cortile interno e cerco una via che mi riporti al piccolo cimitero della famiglia Traurig.
DM:
Quando esci all'aperto, senti parecchi rumori provenire dall'interno della casa e svariate voci, tra cui quella di Arthur. Voltandoti dall'altra parte, individui una via che ti porta sullo stesso lato della cucina e, dopo aver aperto e scavalcato la finestra, ti ritrovi nel piccolo cimitero.
La discesa è veloce, mentre la fila per ritirare la ricompensa per aver portato a termine l'impresa non lo è. Il musone controlla i documenti, controlla la chiave -ora completamente ossidata- e la scatoletta -ora completamente marcia ed ammuffita-, ti fa firmare un bel po' di scartoffie, timbra il documento e ti mette in mano la ricompensa: 12 buoni e 1 licenza.
Conclusione
Il regolamento è forse un po' troppo "minimale" e non copre alcune casistiche, ma è semplice e funziona. Mi sono accorto che alcune scelte fatte in fase di creazione possono portare ad avere abilità che non entrano mai in gioco, a meno di non forzature da parte del master.
C'è anche da dire, però, che il gioco non è pensato per un singolo PG, quindi avere un gruppo con abilità eterogenee facilita un po' lo svolgimento della sessione.
Tra l'altro, riguardando il manuale mi sono accorto di alcuni errori che ho fatto (ad esempio, i due fallimenti nel forzare la prima serratura avrebbero provocato un fallimento critico, non un semplice fallimento)... vabbè, è tutta esperienza.
L'ambientazione, comunque, è divertentissima e mi sono ritrovato spesso a ridere per le idee che mi venivano.
Direi che la prossima campagna che proporrò al gruppo sarà proprio ad Unglorious!
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